di Gianni Rinaudo
Aprile 2013
Oggi due italiani su tre – informa Abacus – ritengono utile una consultazione popolare sul traffico, mentre addirittura plebiscitario sarebbe l’esito del voto in favore di nuove isole pedonali, trasporti pubblici più efficienti, provvedimenti per ridurre l’uso delle macchine private: “Sì” all’80,4%, indecisi intorno al 12%, contrari fermi al 7,7%.Sarà anche il pensiero dei cittadini e dei commercianti braidesi?
Boh!
Senz’ altro agli abitanti della braida cuneese piace ancora la loro città. Vivono appieno le comodità della società contemporanea ed anche davanti alle notizie negative della situazione dell’inquinamento dell’aria che respirano non sembrano molto preoccupati.Si sono forse lette, in questi ultimi mesi, lettere ai giornali, di cittadini allarmati dai livelli del Pm10, le polveri fini, presenti a Bra? I nostri giornali locali più volte hanno esposto i dati preoccupanti dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente.Può sembrare strano, ma i più sensibili alla situazione critica dell’aria della città della Zizzola paiono essere il Sindaco, gli Amministratori, alcuni giornalisti e pochi ansiosi e fissati ambientalisti.Per il resto tutto tace.
Anche i giovani animati da buoni sentimenti pacifisti davanti all’imperversare delle Polveri Fini che condizioneranno -speriamo il meno possibile – la loro salute …tacciono.Silenzio anche dai professionisti del sistema sanitario. OiBho!
Da molto tempo Legambiente Nazionale usa tante energie per cambiare lo squilibrato sistema dei trasporti italiano basato sul traffico motorizzato e trasporto su gomma. Azioni e denunce per restituire vivibilità alle nostre congestionate città, potenziare metropolitane e tramvie, risanare le ferrovie,…
Azioni preziose, ma destinate al fallimento se non s’interviene sulle cause che generano la crescente mobilità di merci e passeggeri, che viaggia inesorabile con tendenza dell’ordine del 7% annuo sulle strade.Tra l’altro nonostante il mito della velocità, nelle nostre città congestionate non si viaggia a più di 20 km all’ora.
Sarà giunto il momento di proporre politiche di riduzione del traffico? Anche a Bra? E cosa diranno i commercianti e gli artigiani braidesi in proposito?La Confcommercio, sono già alcuni anni, assieme alla Legambiente Nazionale ha commissionato un’indagine ad hoc alla società Serico del gruppo Cresme. I risultati sono stati che il 55% dei negozianti italiani riscontra che dalla “pedonalizzazione” la propria attività ha tratto vantaggi economici.
Tra il 45% che non ha notato particolari benefici, il 74% ritiene che l’andamento degli affari nella zona sia in linea con quello del resto della città, all’interno di coloro che sono contenti vi sono vari gradi di soddisfazione. Così, il 37% dei commercianti sostiene che i valori hanno tenuto, nel pur generale calo del commercio; il 15% parla di un incremento del business entro il 10%; il 21% segnala un aumento tra il 10 e il 20%; un buon 15% ha registrato unmiglioramento addirittura superiore al 20%.
Passando dall’aspetto economico a quello della qualità della vita, il risultato non cambia. Alla domanda “Riducendo il traffico e qualificando gli elementi di arredo urbano, aumenta la gradevolezza della città?”L’83% dei commercianti ha risposto in maniera più che positiva, mentre il restante 17% ha ribattuto con un “poco”.
L’eliminazione e riduzione del traffico ha poi portato ad avere una città senz’altro più vivibile per il 77% degli intervistati, mentre per il 27% ha avuto poca influenza.
Un allargamento della “pedonalizzazione” è visto di buon occhio da tutti: solo l’1% dei commercianti secondo il sondaggio Legambiente-Confcommercio-Cresme, è contrario all’allargamento della zona a traffico limitato o vietato.E di abbandonare del tutto l’auto quando si va a fare shopping?A sorpresa il 97% dei commercianti, questa volta nelle vesti di consumatori, si dichiara disposto a farlo, a favore di un’aria meno inquinata (41%), di una città più bella (26%), di mezzi di trasporto più rapidi (30%).
Forse per i commercianti del centro storico braidese è giunto il momento di contribuire ulteriormente a migliorare la vivibilità della loro zona, in questo modo riusciranno anche a contrastare la concorrenza dei centri commerciali che molteplici apriranno alla periferia della città nei prossimi anni. Il centro storico recupererà così la sua tradizione di centro commerciale diffuso, inserito in una cornice di grande valore storico. Con grande beneficio per tutti.Per quanto tempo ancora la gente passeggerà in via Vittorio Emanuele ed in altre vie del centro di Bra, al sabato pomeriggio in particolare, senza accorgersi di stare in spazi simili a camere a gas?
Sempre dall’indagine di Legambiente e Confcommercio sul valore o meno della pedonalizzazione del centro emerge un altro dato significativo: per il 355 degli intermediari immobiliari le abitazioni che si affacciano sulle zone a traffico limitato hanno registrato un incremento dei prezzi che ha superato il livello del 20 per cento. Il che si è tradotto in un business, oltre che per i proprietari degli appartamenti, anche per gli agenti stessi, la cui remunerazione è costituita dalle provvigioni.
Le isole pedonali sono un beneficio indiscusso per la collettività, commercianti inclusi.Ormai ne sono convinti tutti: una città pedonalizzata o a traffico limitato migliora la salute e la qualità della vita. Certo che occorre intervenire per renderle più belle e frequentate.
In tal senso il Circolo Legambiente Bra propone l’apertura di un tavolo di confronto con l’ Amministrazione comunale, i commercianti e gli artigiani per verificare la possibilità di migliorare la vita collettiva e commerciale della città.Attendiamo risposte!
Dr. Gianni Rinaudo
Pres. Circolo Legambiente – Bra
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