di Gianni Rinaudo
30 giugno 2003
“Bra. Cinque domeniche senz’ auto, per riscoprire le bellezze della città e diminuire l´inquinamento. Il Comune, rappresentato dall´assessore alla Viabilità Guido Gaia, ha accolto la proposta di Legambiente nazionale per promuovere giornate a piedi con un duplice obiettivo: la riduzione delle polveri sottili, e abituare i cittadini che quattro passi a piedi possono essere salutari”… Così recitavano i giornali locali all’inizio di aprile 2003.
Ad oggi sono state tre le domeniche a piedi realizzate grazie al contributo straordinario dei Vigili Urbani e della locale Protezione Civile.
Alcune precisazioni e riflessioni sono d’obbligo.
Le polveri fini, secondo i dati dell’ Agenzia Regionale Protezione Ambiente, dal 1 gennaio al 12 maggio 2003 hanno superato, nella città di Bra, il limite di legge 77 volte. Un record.
Anche secondo l’osservazione dei licheni ( bioindicatori della qualità dell’ aria) – nell’area tra via Cuneo ed il Santuario, il Palazzo comunale ed il quartiere di Bescurone – si ha la conferma che i braidesi respirano un’ aria pessima.
Come città Slow-Food non ci facciamo una bella figura. Soprattutto ne va della salute dei cittadini, dei più piccoli in particolare.
I manifesti stampati dal Comune per pubblicizzare le domeniche a piedi sono rimasti in gran parte non affissi, si spera che per le prossime occasioni la città venga tappezzata.
Secondo l’Assessore Gaia occupare per troppe ore, durante le domeniche a piedi, i Vigili Urbani ha un costo eccessivo, bisogna quindi coinvolgere di più i volontari…
Ma la gestione dell’inquinamento di Bra di chi è? Di tutti i braidesi? Allora che ci stanno a fare il Sindaco, la Giunta, il Consiglio Comunale…?
Un inquinamento atmosferico così elevato, siamo una piccola città, non è piuttosto da imputare alla carente gestione del problema da parte dell’Amministrazione Civica negli ultimi decenni?
Esperti ambientalisti locali così infervorati per le loro cause che seguono da anni ritengono inutili le domeniche a piedi.
Costoro dimenticano che la loro funzione è esclusivamente pedagogica.
Forse che l’ inquinamento atmosferico è meno importante di quello dell’acqua, del suolo, ecc…della guerra e della pace?
L’effetto serra è frutto di che cosa ?
L’importanza della salvaguardia dell’aria, in questa fase storica, rispetto agli altri tre elementi – terra, acqua e fuoco – è scontata.
Se poi la legge – D.M. 2 Aprile 2002, n. 60 – impone ai Sindaci di tutta l’Italia di chiudere al traffico le città quando l’aria è particolarmente inquinata un motivo ci sarà.
Per l’Amministrazione di Bra – scegliere le domeniche a piedi -è stato comunque un primo piccolo passo verso ciò che la legge imporrà di realizzare nel prossimo futuro. In tal senso alcune città sono maggiormente attrezzate.
Ad Alba il Sindaco Demaria nei suoi nove anni di governo ha realizzato innumerevoli parcheggi e Rossetto sta facendo lo stesso.
Anche nelle questioni ambientali conta l’intelligenza, la lungimiranza, il senso di responsabilità ed il coraggio.
Da un conto approssimativo si può constatare che Alba ha almeno 9 grandi parcheggi ed un’ efficiente tangenziale; Bra invece ha solo 4 grandi parcheggi ed una tangenziale poco utilizzata in quanto si continua a lasciar usare il centro come tangenziale.
Nel giorno di mercato ad Alba la gente arriva e può tranquillamente parcheggiare; a Bra al posto dei parcheggi di piazza Carlo Alberto e di via Garibaldi ci sono e giustamente le bancarelle, ma così i parcheggi diventano quasi inesistenti. Purtroppo non sarà risolutivo della caotica e poco controllata viabilità braidese il solo, e futuro, parcheggio sulla ferrovia.
Se non s’interviene in modo strutturale e drastico il centro di Bra diventerà sempre più una camera a gas. Ne risentirà in modo irreparabile anche il commercio.
Bra comunque ha circa 11 sale – private e pubbliche – tra cinematografi, teatri, auditorium ed aule magne scolastiche: centinaia, migliaia di posti a sedere.
Alba alla sua periferia ha attrezzato un’area verde – il parco del Tanaro – di notevoli dimensioni.
Bra che fa in tal senso?
Bra è anche un polo chimico e quindi a maggior ragione l’Amministrazione Comunale braidese, in questi ultimi 10 -15 anni, non avrebbe dovuto realizzare o far realizzare diverse riforestazioni nelle zone pianeggianti della città?
E’ la cosiddetta Braida, la pianura sotto la Zizzola, che è particolarmente inquinata. In Fei ad esempio lo stato dell’aria è già altra cosa. Gli alberi sono carichi di licheni.
Gli uffici della Tutela Ambiente della Provincia in questi mesi stanno presentando ai Comuni la bozza del piano d’azione per la riduzione del rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme in materia di qualità dell’aria.
Anche Bra sarà chiamata ad adeguarsi creando zone pedonali o ZTL di percentuali significative delle strade del centro abitato, pari almeno al 10% delle stesse.
Sarà utile procedere speditamente e nell’interesse di tutti.
Si comunica che per quanto riguarda i superamenti dei limiti di legge della qualità dell’aria il Circolo Legambiente Bra sta approfondendo la questione anche dal punto di vista legale al fine contribuire in modo globale alla soluzione del problema.
I componenti del direttivo del Circolo Legambiente Bra comunicano inoltre che non hanno intenzione di concorrere ad occupare sedie in Consiglio Comunale o di qualsivoglia altro centro di potere pubblico, svolgono il loro impegno volontario solo cercando di contribuire a migliorare la salute dei cittadini, molti braidesi infatti sono malati, anche gravemente, a causa dell’attuale situazione ambientale locale e… mondiale.
Per il Circolo Legambiente Bra
Gianni Rinaudo
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