del Direttivo Legambiente Bra
5 marzo 2006
Dopo la lettura dell’approfondimento primaveril-estivo -7marzo/30 agosto 2005 – sull’aria di Bra, presentato e distribuito ai cittadini al Polifunzionale mercoledì 1 marzo 2005, non siamo rimasti particolarmente sorpresi in quanto già il 19 dicembre 2005 il dott. Cagliero ci aveva informati che il periodo esaminato era quello primaverile ed estivo.
Durante la serata il Direttore dell’Arpa di Cuneo ha risposto alla richiesta del comune d’installare a Bra la centralina per il monitoraggio dell’ozono i cui valori sono preoccupanti in estate. Secondo il dott. Cagliero quella di Alba ha valore scientifico anche per Bra. Però a pag. 8 dell’ approfondimento primaveril-estivo la sovrapposizione dei dati dell’ozono tra Alba e Bra (15 Km dividono le due città…) non riguarda i mesi di giugno e luglio che sono generalmente considerati i più critici per l’ozono… I dati dell’ozono di Bra relativi al mese di giugno e luglio 2005 non compaiono nelle tabelle. A pag 7 è scritto” La stretta dipendenza tra concentrazione di ozono e radiazione solare è evidenziata dal grafico di figura 9 (ndr. anche qui non compaiono i dati dell’ozono relativi alla città di Bra di giugno e luglio2005 )…”
Secondo la logica usata dall’approfondimento primaveril-estivo per la centralina dell’ozono essendo che la centralina di via Piumati si trova a meno di 500metri dal centro densamente abitato di Bra, si potrebbe asserire che i dati che rileva dovrebbero aver valore per tutta la Braida. O no?! Invece l’approfondimento primaveril-estivo dimostra che tra le polveri,… che si respirano in via Piumati ed il resto del centro urbano di Bra nel periodo dal 7marzo al 30 agosto 2005 ci sono delle differenze.
L’approfondimento primaveril-estivo constata che durante il mese d’agosto 2005 (non c’è riscaldamento, le fabbriche son chiuse, il traffico è scarso …ed il clima è favorevole alla dispersione degli inquinanti) l’aria è quasi pura sia in via Piumati che in Via Cavour. Anche gli approfondimenti sull’aria di Bra del 2002-2003 redatti sempre dal dott. Cagliero, ma fatti nei mesi di dicembre 2002, gennaio 2003 ed ottobre 2003 (c’è il riscaldamento, lavorano le aziende, il traffico è intenso ed il clima è sfavorevole alla dispersione degli inquinanti) confermano che l’aria che si respira in via Piumati e nel centro urbano di Bra è assai simile, ma inquinata.
Infatti nella relazione relativa agli approfondimenti sull’aria di Bra del 2002/2003 il dott. Cagliero scriveva che: …il periodo invernale,…per questioni meteoclimatiche è caratterizzato dal peggior livello di qualità dell’aria (pag. .4) …I campionamenti effettuati nei pressi delle vie di comunicazione (ndr.via Cavour e via Cuneo ) evidenziano variazioni di concentrazione meno violente (ndr.di via Piumati) ma concentrazioni medie più elevate (pag.14)… La qualità dell’aria è fortemente condizionata dalle varie attività umane e ciò si rileva dal fatto che per tutti i parametri sono evidenti i picchi di concentrazione oraria nelle cosiddette “ore di punta”,…(pag.27 )
Dato che i mesi con l’aria maggiormente inquinata di polveri sono quelli di ottobre, novembre, dicembre, gennaio, febbraio e marzo anche chi ha scritto l’approfondimento primaveril-estivo a pag. 15 afferma ”… Il pm10 raggiunge i valori massimi nella stagione fredda, durante la quale è vero che alle emissioni si aggiunge il contributo degli impianti di riscaldamento,…”
Il buon senso ci spinge a valutare con la dovuta attenzione tutti gli approfondimenti e le relazioni annuali fatte sull’aria di Bra anche quella del 1998 in cui il dott. Cagliero scriveva” …anche nei centri urbani di piccole dimensioni si riscontra una situazione generale condizionata dal contributo del traffico viario. Risulta pertanto chiaro che soluzioni in grado di indirizzare il flusso veicolare fuori dai centri urbani potrebbero contribuire a riportare il livello della qualità dell’aria a valori più accettabili. Dai dati rilevati nei siti di monitoraggio urbano prospicienti gli attraversamenti urbani delle strade statali, si può comunque notare una diminuzione delle concentrazioni delle emissioni legate al traffico veicolare nei giorni festivi: ciò evidenzia il contributo dovuto ai mezzi pesanti.”
Anche il Biomonitoraggio della qualità dell’aria tramite i licheni – studio dell’ Università di Biologia vegetale di Torino a cui ha partecipato anche un Biologo dell’ARPA di Cuneo – Regione Piemonte. Assessorato all’ambiente, 2003, Collana Ambiente 27 afferma ” Il comune di Bra nella mappa della provincia è compreso nelle prime due fasce cioè in quelle con i valori più bassi di biodiversità lichenica (BL).In particolare questo varia da 0 – deserto lichenico – ad un massimo di 19… (Nella prov di CN variano da 0 a 90 cfr pag. 44). Il deserto lichenico è circoscritto alla zona a Nord del centro abitato … la zona Ovest verso Sommariva Bosco presenta valori leggermente più elevati. Condizioni migliori sembrano favorire le zone poste a NW e in parte a Sud in direzione di Riva La presenza ad Est della zona collinare svolge invece un ruolo di barriera alla dispersione degli agenti inquinanti. Si tratta nel complesso di un centro urbano caratterizzato da un forte carico antropico, correlabile in prevalenza al traffico veicolare pesante ma anche alla tipologia industriale presente in zona: la qualità dell’aria è definibile pertanto medio-bassa.“
Posizionando in punti diversi della città dei rilevatori lo scopo dell’approfondimento primaveril-estivo era forse quello di dimostrare che dal 7 marzo al 30 agosto 2005 non tutta l’aria del centro urbano di Bra era come quella di via Piumati (in agosto è identica!). Ma il valore di queste comparazioni, di queste analisi dettagliate ha senso e quindi rappresenta un vero investimento, significativo per la tutela della salute – anche dei braidesi – solo quando coglie la globalità del problema che vuole esaminare e pone attenzione ai fenomeni climatici ed alle categorie SPAZIO e TEMPO di un determinato territorio anche eventualmente confrontandolo con altri macro-territori. Invece l’approfondimento primaveril-estivo dell’aria di Bra è scarsamente globale, non si dà la necessaria importanza alla categoria TEMPO : per l’ozono non esamina i mesi di giugno e luglio; per le polveri e gli altri inquinanti non esamina i mesi autunnali ed invernali cosa che si sarebbe potuto fare anche solo attingendo ed incrociando proporzionalmente i dati del recente passato o dello stesso anno 2005 (cfr.http://www.arpa.piemonte.it/index.php?module=ContentExpress&func=display&btitle=CE&mid=&ceid=531 e http://www.sistemapiemonte.it/ambiente/srqa/consultadati.shtml ).
Quindi perché i nostri due medici amministratori: il Sindaco Scimone e l’Ass. all’Ambiente Gallo hanno voluto un approfondimento primaveril-estivo, dei mesi meno inquinati, dell’aria di Bra?
Una scelta del genere dimostra forse che questa Amministrazione si vive e si sente sconfitta nella lotta all’inquinamento dell’aria di Bra. Non è che il Sindaco Scimone e l’ Assessore Gallo con tale scelta vogliono ingannare se stessi e i cittadini?
E’ bene che per la salute dei braidesi si decidano: dichiarino la loro impotenza oppure la smettano di prendersi e prenderci in giro ed agiscano con determinazione contro l’inquinamento dell’aria di Bra come hanno loro indicato sia l’Ass provinciale Fino che l’Ass. regionale De Ruggiero.
Bra, 5 marzo 2005 Il direttivo di Legambiente Bra
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