del direttivo di Legambiente Bra
22 febbraio 2007
Il 2 e 3 febbraio si è svolta a Parigi la Conferenza internazionale sul clima e l’ambiente per dare vita a una ‘governance’ ecologica mondiale. Quarantasei Paesi, tra cui l’Italia, hanno firmato all’Eliseo un appello per creare una ‘Onu dell’ambiente’, capace di fronteggiare le sfide dei mutamenti climatici e ambientali. E’ stato sottoscritto un documento che rilancia l’idea di "e;una vasta mobilitazione internazionale per una crescita rispettosa dell’ambiente e contro le devastazioni climatiche"e;, come ha ribadito il presidente francese Jacques Chirac, sottolineando la necessità di “e;mettere al centro delle nostre decisioni e delle nostre scelte, in ogni settore, la preoccupazione ecologica». Il rapporto che è scaturito da questa conferenza consiste in una dettagliata analisi sulle condizioni climatiche del nostro pianeta che non lascia adito a dubbi sugli sviluppi futuri. I cambiamenti climatici in corso e l’accelerazione che stanno assumendo sono preoccupanti. Il rischio di innesco di una destabilizzazione del clima del pianeta è troppo alto e non può essere sottovalutato.
Politiche lungimiranti dovrebbero puntare a: non fare aumentare le emissioni di anidride carbonica in atmosfera;..; ridurre gli impatti; prevenire alcuni effetti; collaborare nella protezione civile; investire in mitigazioni coerenti con la riduzione delle emissioni; investire nella formazione di una comune sensibilità ambientale. Sono queste alcune sfide per i governi e per gli apparati amministrativi come pure per le strutture sociali di tutti i Paesi.
Ed a Bra che succede in merito?
In molte scuole ed edifici pubblici, forse anche privati si spreca troppa energia per riscaldare i locali. Possibile che non esistano sonde in grado di leggere la temperatura esterna ed agire di conseguenza per aumentare e diminuire repentinamente la temperatura interna ed evitare di sprecare energia?
Quest’anno a Bra pare che la media delle polveri fini, pm10, per quanto ci dice la centralina di via Piumati, sembrano diminuite rispetto al medesimo periodo del 2006. La media del periodo – gennaio /febbraio – e gli sforamenti giornalieri sono sempre superiori al limite di legge, ma abbastanza inferiori al medesimo periodo dello scorso anno. Da cosa dipenda ciò non ci è dato conoscerlo; ipoteticamente pensiamo ad una riduzione del riscaldamento domestico a causa delle temperature superiori alla media stagionale…
E’ ormai assodato che risparmiare energia lo si possa realizzare utilizzando particolari tecniche di costruzione degli edifici.Esempi di edilizia a basso consumo permettono anche il 90% di risparmio energetico con solo il 10% di costo aggiuntivo. In attesa che il Consiglio Comunale braidese aggiorni il regolamento edilizio alla nuova finanziaria che obbliga le nuove costruzioni a dotarsi di impianti fotovoltaici non sarebbe il caso, o forse già si fa, che i nostri esperti comunali in ambito urbanistico ed edilizio frequentino dei corsi d’aggiornamento al fine d’apprendere le più importanti tecniche di costruzione finalizzate al risparmio energetico?
Quando sarà possibile che anche a Bra gli edifici pubblici, in costruzione o ristrutturazione, adottino gli accorgimenti delle case a grande risparmio energetico?
Conoscono i nostri amministratori e tecnici comunali le esperienze del Trentino,…dove diversi edifici pubblici possiedono un involucro edilizio con un potente isolamento termico e un sistema di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore?
Schermature parasole molto efficienti impediscono il surriscaldamento estivo dell’edificio.
Anche gli impianti fotovoltaici, in parte integrati nel tetto trasparente degli ingressi, in parte montati sul tetto piano contribuiscono all’approvvigionamento energetico dell’edificio.
Siamo fiduciosi e ci auguriamo che le nuove mense scolastiche come anche la nuova scuola di Bandito o altre in futuro possano essere edificate secondo i più aggiornati criteri del risparmio energetico in modo che anche da noi valgano le parole del Presidente francese «…si metta al centro delle nostre decisioni e delle nostre scelte, in ogni settore, la preoccupazione ecologica…»
Bra, 22 febbraio 2007,
Il direttivo del Circolo di Legambiente Bra
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