Il quadro di riferimento e’ un tracciato, un modello, una rappresentazione mentale, simbolica e concettuale dell’universo; e’ un modo di pensare ed interpretare l’universo (cosmovisione) e rappresentarlo in un insieme di pensiero. Si fa riferimento ad esso ogni qual volta si pensa una realta’. E’ uno strumento della dinamica mentale che ci aiuta a pensare la realta’, poiche’ una cosa ben diversa e’ sentire e “palpare” la realta’, dal pensarla. Pensare e’ riassumere la realta’ nella mente, mettere ordine nell’universo confuso che essa e’ per ottenere una visione coerente ed unitaria. Avere introiettato, in modo prevalente, ad esempio, un quadro di riferimento dicotomico o mitico puo’ essere d’inciampo alla crescita mentale complessiva, personale ed altrui. L’educazione e le esperienze possono condizionarci a vivere preferendo un particolare QR e possono impedirci di vivere quotidianamente secondo il QR globale. Le guerre, le sproporzioni, le ingiustizie, ecc… in genere sono causate da persone con QR non globale. Per dare chiarezza alla mente, essere in salute mentale, e’ necessario scoprire l’ordine delle cose, la loro organizzazione, i loro meccanismi, le strutture e i loro funzionamenti. La mente e’ come un laboratorio dove si fanno condensazioni, distillazioni, metamorfosi. Essa fa manipolazioni simboliche della realta’, come in un giuoco di specchi produce miniature.
I quadri di riferimento più importanti sono quelli che stanno alla base dell’educazione, della comunicazione e delle strutture della societa’ (De Gregori, 1979). Coscienti o no, si usano concetti relativi ai diversi quadri di riferimento esistenti. L’inserimento di questi concetti nella mente, il modo di usarli, formano la struttura mentale. Questa determina cio’ che si percepisce della realta’ ed il come la si percepisce. L’uomo dipende dai concetti (cliche’s mentali) ereditati (teorie, principi, credenze, dottrine) di cui la mente e’ ripiena. In un percorso di formazione, specie se reticolare, e’ indispensabile conoscre e far coscientizzare i pilastri della struttura mentale, dei partecipanti attori, al fine di:
- emancipare la mente degli individui dalla conduzione di coloro che, nel tempo remoto e recente, ma sempre col fine di eterocondurre, anche con la migliore intenzione, continuano a condizionarne i passi attraverso “la voce” della coscienza condizionata;
- discernere le leggi che reggono la vita del macro e micro cosmo, per distinguerle dalle interpretazioni personali, tramandate, diffuse, normatizzate, addirittura dogmatizzate , al solo fine di plasmare didatticamente coscienze docili alla conduzione;
- assumere la conduzione della vita personale e di gruppo, in liberta’, oltre i pregiudizi, verso un cammino di superamento personale.
Il superamento del paradigma cartesiano – al di la’ delle affermazioni teorica – e’ tale nella misura in cui si assume un quadro di riferimento globale nell’agire, pensare, essere cronologico, simbolico e logico.
I QUADRI DI RIFERIMENTOgradi di complessificazione verbale della mente |
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GLOBALE: | Puo’ descrivere, contenere, assimilare qualunque aspetto della realta’ |
ECLETTICO: | Astrae per se le idee che gli sembrano vere |
SPECIFICO: | Idee ristrette ad una area determinata |
DICOTOMICO: | Idee divise, opposte |
MENTALITA’ MITICA: | Credenze |
MENTALITA’ FOLCLORICA: | Tradizione accumulata |
CLICHES MENTALI: | Frasi fatte |
LIBERA ASSOCIAZIONE: | Idee senza logica |
PASTOSITA’ MENTALE NON VERBALE: | Frasi fatte |
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