di Gianni Rinaudo
15 settembre 2004
Il 13 settembre a Torino – via della Consolata – il pm10 era a 58 invece a Bra era a 45. Torino ha un milione di abitanti noi 30 mila.
La nostra media delle polveri di settembre è di 54. Su 10 giorni analizzati 7 superano il limite di legge. Alba tanto per intenderci ha una media di 36 e su 13 giorni monitorati supera il limite di legge una sola volta.
Cito ancora un dato al fine di rendere edotto il lettore sulla grave situazione in cui versa l’aria che in genere respiriamo noi braidesi della conca – da Bescurone all’ Ala, da via Cuneo all’ Ospedale – nel periodo dell’autunno-inverno: dal 19 febbraio 2004 al 26 febbraio 2004 la media delle polveri fini a Bra era di 55 mcg mentre quella di Torino di 51mcg.
La mia sarà ritenuta una comparazione indebita e poco scientifica, ma lo stesso valore della nostra città , sempre del tredici settembre 2004, è identico a quello di Milano, quasi 2 milioni di abitanti.
Non posso analizzare in modo comparato i giorni dal 4 al 13 settembre ca. in quanto non in possesso dei dati, dei giorni ormai passati, della due città capoluogo di regione. I dati della qualità dell’aria di Milano e Torino compaiono in tempo reale e quindi vengono sostituiti continuamente.Tale procedura è molto utile a salvaguardare l’aria dei torinesi e milanesi. Noi braidesi dobbiamo accontentarci: conosciamo la qualità della nostra aria solo dopo diversi giorni.
Pensare di addossare la causa delle troppe polveri fini solo a qualche particolare attività umana è un modo parziale di affrontare il problema. Il tutto va visto nella sua globalità e soprattutto ci vuole senso di responsabilità e coraggio civico. Le scelte da parte dell’Amministrazione, su questo grave problema ambientale e di salute, si devono affrontare subito e non temporeggiare come ha fatto quella precedente.
Sopra mi riferivo a Torino e Milano in quanto tutte le volte che si evidenziano i pessimi dati dell’aria di Bra ci viene risposto che è così ovunque. A Torino e Milano la situazione è sotto stretto controllo e quando è il caso si procede a drastiche misure: non si possono bloccare le aziende, il riscaldamento ma certamente il traffico si. Infatti quando l’aria delle metropoli è pericolosa per la salute umana si usano le targhe alterne ecc…
Se già i dati dell’aria del settembre braidese sono così poco incoraggianti figuriamoci cosa respireranno i nostri figli durante l’autunno e l’inverno prossimo.
Attendiamo che i due medici deputati alla salute dei braidesi: il dott. Scimone – Sindaco della Città – il dot. Gallo – Ass. all’Ambiente – insieme al sig. Russo – Ass. alla Viabilità – siano più responsabili dei loro predecessori.
Affrontare seriamente l’inquinamento paga anche in termini elettorali: la gente sa discernere; infatti chi nell’amministrazione precedente doveva agire e l’ha fatto con poca incisività e poca determinazione non è stato più eletto ne al comune e ne alla provincia.
Gianni Rinaudo pres. Circolo Legambiente Bra
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