PROGETTO
LA SERRA, NEGOZIO TRASPARENTE
“dall’orto alla tavola direttamente”
di Carlo Rinaldi, Marco Pelassa e Gianni Rinaudo – Gennaio 2013
INTRODUZIONE
Oggi la forte richiesta, che proviene dai consumatori, è poter conoscere l’origine dei prodotti che arrivano sulle loro tavole al fine d’ essere certi della loro qualità sia in termini di composizione organolettica che per quanto riguarda i processi lavorativi che li hanno prodotti.
Questa naturale esigenza, che oggi si sta riscoprendo, è innata in ogni essere umano fin dagli albori della razza umana stessa. Infatti già millenni di anni fa l’uomo raccoglieva direttamente i frutti utili alla sua alimentazione e poi susseguentemente (appena 9 mila anni fa, durante l’epoca neolitica) imparò a coltivare i campi, nei pressi della sua capanna, al fine di prodursi ciò che riteneva congruo alla sua dieta; il tutto secondo le diverse latitudini.
In questi ultimi decenni è stato applicato all’agricoltura un errato processo di industrializzazione che ha posto nella distanza tra prodotto e consumatore finale il suo obiettivo imprenditoriale. Sembra quasi che: “più è la distanza in km tra il consumatore finale e la produzione del prodotto (sia per i cereali, la carne od anche per gli ortaggi e la frutta,…) maggiore sia il business”.
Invece è di questi anni la necessità degli abitanti dei grandi agglomerati urbani di riappropriarsi di prodotti a km zero od anche di prodursi direttamente la verdura e la frutta negli orti urbani, prossimi alle loro abitazioni. Tutto ciò nasce come esigenza anche per ridurre il costo del prodotto che arriva sulla tavola di ogni famiglia. Infatti il costo del prodotto aumenta in particolar modo per le spese di trasporto, quando invece è estremamente naturale che i prodotti utili alla alimentazione siano coltivati nel territorio in cui si vive.
Inoltre i cittadini vorrebbero acquistare direttamente dai produttori agricoli e per ciò sono disposti a pagare un prezzo equo e sostenibile. Desiderano al contempo essere informati in modo chiaro, trasparente-verificabile su ciò che acquistano. Preferiscono allo stesso tempo non dover fare troppi KM e quindi desiderano un negozio il più possibile vicino alla loro abitazione.
Favorire la comodità del cliente è dunque un valore che non si deve trascurare nella realizzazione dei punti vendita.
Quindi per favorire nei centri urbani il giusto rapporto tra agricoltura e consumatori si è progettata l’iniziativa imprenditoriale denominata “SERRA-NEGOZIO TRASPARENTE” da posizionare ed integrare, anche esteticamente, in particolare nei parchi cittadini delle nostre città.
Si offrirà ai cittadini-clienti la possibilità di acquistare ortaggi e frutta ecc…, ma anche di acquistare le pianticelle degli ortaggi ed apprendere come coltivare le stesse nel proprio orto, sia esso nel suolo accanto alla propria abitazione o anche nella propria casa, fosse anche sul balcone dell’alloggio condominiale.
Per la realizzazione dell’idea-progettuale ci si avvarrà di corsi di formazione, utili apreparare futuri gestori del franchising per la commercializzazione e gestione della “SERRA NEGOZIO TRASPARENTE”, in modo da fornire ai cittadini un supporto competente ed utile a migliorare la loro qualità della vita.
SCOPO DEL PROGETTO
Rispondere alla necessità dei cittadini di acquistare prodotti a Km zero con valida qualità organolettica.
Favorire l’inserimento lavorativo delle nuove generazioni.
Questo progetto sarà realizzato da giovani disponibili a sviluppare l’agricoltura sana, giusta, e che permetta ai consumatori-cittadini di trovare comodamente il buon cibo di cui necessitano. Quindi realizzare business attraverso la vendita di prodotti alimentari secondo la filosofia del BUONO, PULITO e GIUSTO, ma COMODO……
PARTECIPANTI AL TAVOLO DI LAVORO PER SVILUPPO DEL PROGETTO
Società…
Formazione Gianni Rinaudo
Fiscale soc. Commerciale
Fiscale soc. agricole
Finanziamenti comunitari,
contatti con associazioni di cat.:
Legale contrattualistica:
Sviluppatore e/o Marchio:
Sviluppo brand:
Arch/Ing. Progettista:
Proposta serra negozio:
DESTINATARI
Cittadini dei centri urbani;
I gestori delle serre-negozi trasparenti (giovani);
Le istituzioni pubbliche e private.
ATTORI INTERESSATI
Imprenditori del settore ortofrutticolo,
Gestori punti vendita franchising,
Associazioni di categoria.
RISULTATI ATTESI
1.Migliorare la qualità della vita dei cittadini dei centri urbani, attraverso un’ alimentazione integrata, riducendone anche il costo.
2.Ridurre le malattie attraverso miglior benessere personale e quindi minor spesa per il SSN (servizio sanitario nazionale).
3.Consapevolizzare dei processi produttivi degli ortaggi e frutta che vengono consumati giornalmente.
4.Ridurre i costi del trasporto della merci al fine di rendere meno dipendente dalle risorse energetiche il proprio territorio.
5.Favorire maggior autonomia territoriale.
6.Costruire una comunità urbana attraverso la condivisione e la conoscenza di processi naturali.
7.Avere ritorno positivo delle risorse economiche impegnate.
8.Occupare decine di giovani.
9.Diventare modello paradigmatico, (modello che semplifica) ripetibile ad ogni latitudine.
10.Recupero di tutto lo scarto a scopi sociali.
DESCRIZIONE DELL’AZIONE
A) SITUAZIONE ATTUALE della VENDITA
dell’ ORTOFRUTTA:
A seguito dell’ analisi prodotta della parte commerciale si ritiene che siano cinque i principali sistemi di vendita dell’orto-frutta.
1)Grande distribuzione: Organizzata da Laureati, quasi sempre di primarie Università nazionali ed estere, che seguono principi standardizzati (approvvigionamenti leyaut: linee prezzo marginalità offerte che ormai sono tutte uguali)
Punti di forza della Grande Distribuzione: l’accesso facile ai parcheggi, sovente gratuiti, e il cliente può acquistare tutta la spesa nello stesso negozio, assortimento vasto con continue occasioni di sconti e prodotti in offerta.
Punti deboli della Grande Distribuzione: nessuna percezione di professionalità da parte degli addetti alla vendita. Alle domande del cliente le uniche risposte sono quelle scritte sulla confezione o sulla lavagnetta. C’è come la sensazione di comprare merce di plastica, i prezzi sono generalmente alti, con offerte che possono essere strepitose con conseguente esaurimento immediato del prodotto oppure poco convenienti. I prodotti arrivano in vendita dalle piattaforme dopo essere stati parcheggiati per giorni in celle frigorifere con conseguente perdita di gusto. E’ obbligatoria la comunicazione dei prezzi delle offerte con 5/6 settimane di anticipo e ciò provoca molti problemi di buona e sostenibile convenienza a numerosi gruppi di prodotti.
2)Bancarelle tradizionali: Vendita da parte di operatori che gestiscono solo ortofrutta e solo al mattino tranne il sabato tutto il giorno.
Punti di forza delle Bancarelle tradizionali: immagine di freschezza convenienza e professionalità. Il cliente può avere un’ offerta a volte un po’ limitata, ma tutto il prodotto commercializzato è conveniente. Possibilità di acquistare la confezione intera con ulteriore sconto. Si possono fare domande sui prodotti ed avere risposte esaustive. Il prodotto non è in vendita in banchi frigo e quindi si può sentire il profumo della frutta, specialmente nei mesi estivi.
Punti deboli delle Bancarelle tradizionali: difficoltà e scarsa comodità di parcheggio. La vendita è effettuata in spazi aperti poco invitanti, sia per il fatto che a volte fa molto caldo, e a volte, quando piove o nevica, fa molto freddo. Non ci sono carrelli distribuiti dai gestori delle bancarelle per la spesa e quindi è molto scomodo portare la spesa in macchina. Non ci sono prodotti freschi di quarta gamma.
L’aspetto più negativo: negli ultimi anni c’è stato un cambiamento quasi totale degli operatori in quanto questo è un lavoro faticoso, ci si deve alzare presto al mattino, si deve lavorare in condizioni di disagio, ad esempio anche quando la temperatura è sotto zero. E’ un’ attività che non prevede il sabato e la domenica sempre liberi. Le bancarelle gestite un tempo da italiani, non hanno avuto il ricambio generazionale, ed ormai la quasi totalità è di nuovi operatori extracomunitari che prediligono la vendita di prodotti scadenti a prezzi stracciati, questo soprattutto nelle grandi città. Questi nuovi commercianti sono molto volenterosi, ma poco informati sulle aspettative del cliente italiano e per questo motivo l’acquirente non solo non ha più a disposizione la professionalità, ma sovente interloquisce con addetti di lingua madre diversa dalla sua.
3) Negozio tradizionale: (classico negozio sotto casa dove l’offerta è sovente di orto-frutta e altri prodotti freschi).
Punti di forza del negozio tradizionale: è il classico negozio dove il venditore conosce i gusti e le preferenze di ogni cliente ed addirittura si informa dei figli e della famiglia, la qualità è alta, alcuni portano anche la spesa a domicilio. Spesa veloce anche dell’ultimo minuto.
Punti deboli del negozio tradizionale: questi negozi ultimamente sono stati praticamente tutti chiusi. Il cliente non riesce ad avere ne convenienza ne risparmio di tempo. Il negoziante deve andare al mattino presto ai mercati generali ad acquistare la merce, poi dai vari produttori per le cose più speciali, infine al pomeriggio deve assentarsi dal negozio per altri acquisti. Praticamente un orario lungo senza poter dedicare il tempo alla vendita in negozio. Nel negozio di solito lavora la moglie aiutata da un terzo famigliare o da una commessa. Tutto questo lavoro, spiega perché la GDO abbia ridotto i clienti e il fatturato di questo sistema di vendita causandone la chiusura. L’aumento delle tasse e degli affitti ha ulteriormente aggravato il tutto.
4)Negozio a prezzo fisso: 0,99:
Questo tipo di commercio nasce con l’avvento dell’euro, si vende tutta la orto-frutta sfusa a – senza confezione a 0,99 euro al kg.
I punti di forza: alcuni prodotti sono scontatissimi. Tanta merce esposta e possibilità di fare una spesa varia a costo molto basso.
Punti deboli: la bassa qualità del prodotto; alcune volte la quantità non è sufficiente alla richiesta. Vendere questi prodotti a prezzi inferiori del loro valore abituale, non è sostenibile. Si rimedia a ciò offrendo anche merce di bassissima categoria, ovvero con problemi di conservazione. Sono attività commerciali che chiudono in 1-2 anni.
5)Vendita diretta (da parte dell’azienda agricola):
E’ la formula più sostenibile che significa: “dal produttore al consumatore” ed è anche detta filiera corta.
Punti di forza: Sicurezza dell’acquisto; rapporto diretto con chi produce; freschezza; convenienza, il cittadino incontra l’agricoltore, ecc. gita fuori città o fuoriporta.
Punti deboli: Sovente il metodo “dal produttore al consumatore”, comporta maggiore spesa per la mobilità e sovente dal produttore non si riesce a sodisfare tutta la spesa. Poi se si acquista, (data la distanza) più quantità di prodotto il rischio concerne la conservazione dei prodotti stessi. Un sistema per comperare in gran quantità e non sprecare può essere l’acquisto tramite i gruppi “solidali di acquisto” (GSA) in cui diverse famiglie comperano insieme una grande quantità di merce che poi si suddividono per le loro necessità.
B) SVILUPPO PROGETTUALE
1-STRUTTURA DI VENDITA: Progettazione della “SERRA NEGOZIO TRASPARENTE”, (S.N.T.) incaricando professionisti del settore che abbiano massima attenzione a rendere vicino ed immediato, anche tramite l’architettura dell’edificio, il rapporto tra consumatore e produttore. Costruzione del prototipo della S.N.T. Scelta strategica e tattica delle città in cui iniziare ad installare la S.N.T. Tale struttura sarà solo appoggiata sul suolo, al fine di preservare il terreno dei parchi urbani da inutili distruzioni. I materiali che serviranno a realizzarla saranno il ferro, vetro, alluminio e legno: ovvero prodotti totalmente riciclabili.
Questo luogo trasparente, la “LA SERRA-NEGOZIO TRASPARENTE”, sarà visibile, anche dall’esterno. Al suo interno si dovrà rendere evidente, tramite mezzi informatici televisivi, come si coltivano i diversi ortaggi oltre alla chiara descrizione di ciò che contengono dal punto di vista organolettico e nutrizionale…
“LA SERRA-NEGOZIO TRASPARENTE” sarà di circa 200 mq. con deposito / magazzino di almeno 80 mq. La struttura sarà posizionata in luoghi di forte passaggio, sempre nelle vicinanze di alte densità abitative o in parchi commerciali, parcheggi limitrofi ad ospedali o luoghi di grande passaggio pedonale. In luoghi dove non vi siano spazzi per la collocazione della struttura , sarà ubicato in negozzi già esistenti, con mantenimento layout della S.N.T, il costo dell’affitto non deve superare il 2,5% del fatturato previsto.
2- ALLESTIMENTO PUNTO VENDITA: Essenziale, ma non spoglio, deve essere invitante. Molta importanza deve essere data a ciò che riguarda l’informazione continua al cliente attraverso monitor e alti sistemi elettronici. Due casse con bilance alla cassa, cella frigo nel retro con scarico e area sosta per le casse vuote.
3- REPARTI: Il più importante è l’ortofrutta: frigo con verdure pronte 4′ gamma e 5’gamma. Inoltre nello stesso locale si attrezzerà, per favorire la clientela, pure un banco frigo per carne e per latte yogurt; un reparto per il vino sfuso, per pane confezionato e scatolame.
4-INSEGNA-LOGO: Importante stabilire i colori. Marchio da riportare ovunque.
5-APPROVIGIONAMENTI: L’ortofrutta di prima, quarta e quinta gamma, viene rifornita, dalla piattaforma così come tutto il materiale di consumo, tutti gli altri reparti sono forniti da soggetti qualificati indicati dalla centrale operativa.
6-OPERATIVITA’ DEL PUNTO VENDITA: Tre operatori soci tra di loro, che agiscono nella gestione del punto vendita con la formula: in franchising.
7-IMMAGINE DEL PUNTO VENDITA: Far percepire alla clientela che il negozio è gestito dal contadino produttore che direttamente vende al consumatore,
8 – FORMAZIONE DEGLI OPERATORI: Gli addetti alla gestione della “SERRA-NEGOZIO TRASPARENTE” diverranno competenti attraverso un percorso formativo integrato, che contemplerà la conoscenza ed interrelazione dei 4 elementi – aria, acqua, terra ed energia – per la produzione orticola,…
Gli addetti dopo un corso (24 ore) iniziali di formazione, con approccio olistico, (considerare l’aspetto fisico, mentale e spirituale dei fenomeni come un tutt’uno; la visione dell’universo, della terra, della natura, dell’individuo, della vita e della sua salute in senso globale, ovvero un’interrelazione continua, dove tutto avviene contemporaneamente e interagisce in un’unica Armonia) ed interdisciplinare saranno avviati a lavorare nel settore orticolo-produttivo, per almeno un periodo che consenta di capire molto bene il percorso di coltivazione del prodotto. Data la stagionalità delle diverse culture, gli operatori, verranno avviati, nel tempo a riaggiornarsi periodicamente.
Gli addetti accederanno a specifiche lezioni di specialisti dei diversi settori, inerenti la realizzazione del progetto: agronomi, nutrizionisti, esperti di marketing, ecc… per 80 ore complessive.
Il percorso formativo verrà verificato, a conclusione, attraverso altre 16 ore di auto ed etero valutazione secondo la visione olistica ed integrata che farà da supporto a tutto il processo formativo.
La formazione degli addetti alla commercializzazione dei prodotti che si venderanno nella ”SERRA-NEGOZIO TRASPARENTE” potrà avere la seguente impostazione:
Seminari per apprendere approccio olistico ed interdisciplinare h.24
Permanenza di almeno 3/4 mesi (divisi in periodi) in aziende orticole e frutticole, per conoscere i processi produttivi e visionare/praticare la coltivazione stagionale.
Periodo di permanenza almeno 3/4 mesi(divisi in periodi) in punti vendita già esistenti.
Corso di h. 80 per acquisire competenze specifiche su:
-Caratteristiche nutrizionali e relative associazioni degli alimenti
-Gestione sostenibile delle risorse agricole;
-Igiene e sicurezza del lavoro;
-Tecniche culturali nel rispetto dell’ambiente;
-Internazionalizzazione e commercio estero;
-Politica agricola e legislazione del settore agricolo;
-Trasformazione commercializzazione dei prodotti;
-Miglioramento della qualità della produzione;
-Innovazione di prodotto ed innovazione di processo;
-Tracciabilità agroalimentare;
-I sistemi di qualità;
-Elementi di ragioneria;
-Lingua inglese;
Auto ed etero-valutazione del percorso formativo h.16
9- ASSISTENZA VENDITA: specialisti commerciali della gestione franchising curano ed aiutano ad assortire continuamente il punto vendita, individuando promozioni e comunicazioni. Gli specialisti saranno sempre reperibili ed in grado di rispondere ad ogni domanda per impostare le soluzioni più opportune.
10- Componenti per lo sviluppo del progetto:
Azienda agricola capofila: coordinerà e controllerà le produzioni che saranno attuate attraverso disciplinare di produzione che sarà realizzato con altre aziende che produrranno quote di prodotto esclusivamente per l’azienda agricola.
Centro formativo: sarà il punto d’incontro e di coordinamento di tutti i soggetti sviluppatori del progetto, che pporteranno le proprie competenze, affinche i candidati acquirenti del franchisiang potranno entrare nella filosofia ed armonia del progetto. “non bastano i soldi, ci vuole il cuore in sintonia con la mente. Chi ama puo’…”
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