Il punto di vista di Legambiente Bra sulla ricerca ARPA

del Direttivo Legambiente Bra

1 marzo 2006

Mercoledì prossimo 1 marzo alle ore 21 al Polifunzionale G. Arpino ci sarà una conferenza sull’aria di Bra organizzata dal Comune. E’ utile che coloro che hanno a cuore l’aria di Bra siano presenti.
Gli assenti hanno sempre…

La situazione ha del ridicolo in quanto la serata non è stata pubblicizzata. Il Braidese di sabato 24 cm. credo non ne parli ed i giornali locali ne daranno notizia in ritardo, un giorno o due prima.
La stessa news del comune ad oggi 25 febbraio 2006 tace in proposito.

Che sarà mai successo? Alcuni Cons. Comunali non sembrano essere stati avvisati e per di più non conoscono la relazione della ricerca del 2005. Strano modo d’agire.

Legambiente Bra ha già espresso più volte il parere sui periodi temporali – 7 marzo/1 giugno 2005; 1agosto/30agosto 2005 – scelti da questa ricerca e si domanda come mai questa amministrazione non abbia preso in considerazione le ricerche Arpa sull’aria di Bra del 1997, 1998, del 2002 edel 2003.

Alcune straripetute nostre considerazioni:

– via Piumati, il quartiere Oltreferrovia, sono Bra o non sono Bra??

– dal 7 marzo in poi nel centro di Bra c’è meno inquinamento in quanto il riscaldamento è assai ridotto o inesistente e la situazione meteo cambia rispetto ai mesi di novembre, dicembre, gennaio e febbraio che sono i più critici per il pm10 in tutta l’Italia ed Europa.

– perchè la ztl di Bra sono due anni che non viene più fatta controllare?

– forse che per questa Giunta il traffico automobilistico di Bra inquina meno del resto?

– certamente ed in particolare alcune zone di Bra sono più inquinate di altre e per sapere ciò non era il caso di perdere tempo con altra ennesima ricerca: è scontato che la Riva, Casa del Bosco, Falchetto, san Michele, san Matteo, Fey, Pollenzo, Bandito, parte del quartiere Madonna Fiori, parte di Bescurone, e parte del quartiere san Giovanni Lontano sono meno inquinati del resto della città.

Le zone più inquinate dpv atmosferico sembrano essere: l’Oltreferrovia, parte di Bescurone, parte di san Giovanni Lontano, parte di Madonna Fiori, il quartiere Centro ed il Centro Storico che rappresentano la zona più abitata di Bra. Tutto il predetto è confermato dalla ricerca dell’Università di Torino sui licheni di Bra, anno 2003; dalle ricerche Arpa del 1997/1998, 2002/2003 e 2003. Nella comparazione fatta nel mese di ottobre 2003, sempre dall’Arpa, tra una centralina mobile sita in via Craveri e quella stabile di via Piumati fu constatato che per due giorni (poi la ricerca è interrotta/conclusa) in via Craveri, centro storico di Bra, l’aria è più inquinata di pm10 che in via Piumati.

CFR pag 14 del documento
http://www.arpa.piemonte.it/upload/dl/Aria/Relazione2003.pdf

Documenti da conoscere:

1) Relazione Arpa Cuneo/ BRA dal 08/01/1998 al 28/01/1998 Sito di Via Cavour
(conseguente al sito di Via Cuneo monitorato dal 9 al 23 /12/1997)

L’attraversamento di Bra rappresenta indubbiamente uno dei principali problemi della viabilità del cuneese. L’Amministrazione Comunale ha richiesto quindi una nuova campagna di monitoraggio al fine di valutare la qualità dell’aria nel centro abitato in relazione all’entità del traffico. In accordo con l’Ente locale si è pertanto deciso di ripetere il monitoraggio in Via Cuneo ( monitorato tra il 9 e il 23 dicembre 1997), sito caratterizzato da una notevole intensità di traffico veicolare, e nel contempo si è individuato in Via Cavour un sito centrale che tende a rappresentare la realtà del centro urbano condizionata dalle molteplici attività svolte; nei medesimi siti, in relazione alla stagione, si ha inoltre il contributo dovuto alle emissioni degli impianti di riscaldamento domestico.

In conclusione dell’indagine, tenendo anche conto dei valori ottenuti con la ricerca relativa agli idrocarburi aromatici, si è potuto confermare quanto rilevato nel passato e cioè che in Bra le campagne di monitoraggio evidenziano una situazione generale condizionata dal contributo dovuto al traffico veicolare.

La differente qualità dell’aria tra i due siti presi in esame può essere rappresentata dall’andamento delle concentrazioni del parametro Monossido di carbonio; il sito di Via Cuneo Grafico 1 presenta concentrazioni maggiori rispetto al sito centrale di Via Cavour Grafico 2.

Considerando sia le concentrazioni delle particelle sospese raggiunte in particolare in Via Cuneo sia i valori delle punte di concentrazione registrate per i parametri monossido di Carbonio e ossidi di Azoto, pur tenendo conto che la campagna di monitoraggio è stata condotta in un periodo dell’anno che, per più fattori, è caratterizzato da un peggioramento della qualità dell’aria, si è infatti potuta rilevare una situazione complessiva non ottimale e fortemente condizionata dal traffico veicolare.

Anche in Bra soluzioni in grado di indirizzare il traffico veicolare fuori dal centro urbano potrebbero contribuire a riportare il livello della qualità dell’aria a valori più accettabili.

2) La qualità dell’aria in Piemonte sino al 98. Bra – Provincia di Cuneo
(A cura di Silvio Cagliero – Dip.to ARPA Cuneo, Area Aria)

Sul territorio cuneese opera periodicamente dal 1980 una stazione mobile, messa a disposizione dall’amministrazione provinciale; oggetto delle determinazioni è la componente inorganica dell’aria, presa in considerazione dalla normativa vigente. In particolare dal ’94 è attivo un nuovo laboratorio mobile, in sostituzione del mezzo acquistato nel 1980, mediante il quale sono determinabili in automatico i parametri meteoclimatici e i seguenti parametri chimici: biossido di zolfo, monossido di carbonio, ozono, ossidi di azoto (nelle componenti monossido e biossido), polveri totali (valutazione gravimetrica ottenuta da una bilancia a frequenza di oscillazione).

Inoltre viene abitualmente valutata la concentrazione della polverosità totale con metodo gravimetrico dopo prelievo su membrana filtrante; sul particolato viene in genere successivamente determinato il piombo. Per queste determinazioni i prelievi sono condotti con sistemi sequenziali utilizzati, in alcuni casi, per il prelievo della frazione organica (utilizzando specifica matrice assorbente)

BRA dal 09/12/1997 al 23/12/1997 e, a completamento campagna, dal 08/01/1997 al 28/01/1998

  • siti di Via Cuneo e Via Cavour

L’attraversamento di Bra rappresenta indubbiamente uno dei principali problemi della viabilità del cuneese. L’amministrazione comunale ha richiesto una nuova campagna di valutazione della qualità dell’aria nel centro abitato, in relazione all’entità del traffico. In accordo, si è ripetuto il monitoraggio in Via Cuneo, sito caratterizzato da una notevole intensità di traffico veicolare, e nel contempo si è individuato in Via Cavour un sito centrale che può rappresentare la realtà del centro urbano condizionata dalle molteplici attività svolte; in entrambi i siti è presente, in relazione alla stagione di indagine, il contributo dovuto agli impianti di riscaldamento domestico.

Considerati anche gli esiti della ricerca di idrocarburi aromatici, si può confermare quanto rilevato nel passato: una situazione generale condizionata dal traffico veicolare. Si evidenziano innalzamenti per gli ossidi di azoto nelle ore di maggiore punta, come visibile nella figura relativa agli ossidi di azoto rilevati in Via Cuneo nel dicembre 1997; in particolare, la prevalenza del monossido – non considerato dal legislatore, a differenza del biossido – è da porre in relazione al volume totale della circolazione viaria ed alla sua velocità.

Anche in questo centro la situazione complessiva non è ottimale ed è fortemente condizionata dal traffico veicolare, come indicato dall’elevata presenza di polveri, in particolare in Via Cuneo, e dalle punte registrate per monossido di carbonio e ossidi di azoto.

In generale si conferma, nelle località esaminate, una qualità dell’aria particolarmente condizionata dal traffico veicolare; ciò può essere dedotto dagli orari in cui sono registrate in aria le maggiori concentrazioni, corrispondenti agli orari ‘di punta’ dei transiti, e dalle evidenti differenze di concentrazioni registrate per tutti i parametri correlabili alle emissioni prodotte dal traffico stesso (in particolare monossido di carbonio e ossidi di azoto).

Tenendo anche conto degli esiti dei monitoraggi per la determinazione di idrocarburi aromatici, si conferma quanto acquisito dalle varie indagini effettuate a partire dai primi anni ’80: anche nei centri urbani di piccole dimensioni si riscontra una situazione generale condizionata dal contributo del traffico viario. Risulta pertanto chiaro che soluzioni in grado di indirizzare il flusso veicolare fuori dai centri urbani potrebbero contribuire a riportare il livello della qualità dell’aria a valori più accettabili. Dai dati rilevati nei siti di monitoraggio urbano prospicienti gli attraversamenti urbani delle strade statali, si può comunque notare una diminuzione delle concentrazioni delle emissioni legate al traffico veicolare nei giorni festivi: ciò evidenzia il contributo dovuto ai mezzi pesanti.

Il progressivo utilizzo del metano quale combustibile per il riscaldamento e la diminuzione del tenore di zolfo nei combustibili convenzionali (gasolio – nafta – olio combustibile), nel corso degli ultimi anni, hanno ridimensionato invece il contributo dovuto al riscaldamento delle abitazioni civili. Ultimamente però si è registrata l’introduzione sul mercato, favorita da ridotta fiscalizzazione, di prodotti classificati come oli combustibili ma con pessime caratteristiche merceologiche, che hanno comportato più di una segnalazione per aumento delle emissioni, in particolare della frazione incombusta.

Dalle campagne di monitoraggio di qualità dell’aria effettuate in zone a sviluppo industriale non si rilevano invece, ultimamente, contributi particolarmente evidenti; per il controllo del comparto industriale si conferma quindi più efficace il monitoraggio delle emissioni, che richiede comunque l’utilizzo di risorse differenti da quelle in dotazione per il monitoraggio dell’ambiente esterno.

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